Rizzoli Education News – Webinar per Informatica Live

L’intelligenza artificiale strumenti per l’insegnante

https://www.rizzolieducation.it/eventi/lintelligenza-artificiale-strumenti-per-linsegnante/

Modalità didattiche innovative: Moodle, risorse di base

https://www.rizzolieducation.it/eventi/peer-assessment-nel-coding-lattivita-workshop-della-piattaforma-moodle/

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Rizzoli Education News – Articoli Emil Dari

febbraio 2024 – Intelligenza Artificiale – cosa c’è dietro ChatGPT

marzo 2024 – Cybersecurity I – I Virus informatici

Aprile 2024 – Cybersecurity II – Andare a pesca di dati: il Phishing

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Rizzoli Education News – Ciclo “Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’Innovazione Educativa”

Marzo 2024 – L’intelligenza artificiale come strumento per l’insegnante

Aprile 2024 – L’intelligenza artificiale come strumento per l’insegnante di informatica

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Rizzoli Education News – Ciclo “Moodle per insegnanti”

Febbraio 2024 – Scegliere Moodle come piattaforma per l’e-learning nella scuola secondaria di secondo grado

Marzo 2024 – Utilizzare Moodle per condividere materiali con gli studenti

Aprile 2024 – Utilizzare Moodle per valutare: i quiz a valutazione automatica

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I criteri dell’e-learning design al Moodlemoot di Firenze

Settembre 2022

I CRITERI DELL’E-LEARNING DESIGN: REALIZZAZIONE DI UN CORSO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE.

Un LMS come Moodle è senz’altro uno strumento irrinunciabile per la progettazione, la realizzazione e la fruizione di corsi on-line e blended.
Per ottenere un corso efficace dal punto di vista della didattica, non basta però conoscere le tecniche per l’implementazione delle molte funzionalità di Moodle, è anche e soprattutto necessario esplorare le metodologie che presiedono all’organizzazione delle informazioni, in modo che siano adeguate all’esperienza formativa che vogliamo proporre.
Quindi bisogna avere qualche cognizione delle neuroscienze applicate al processo di apprendimento, per capire, anche dal punto di vista biologico, in quale modo l’individuo impara e quali possano essere le tecniche per facilitare e rendere duratura l’assimilazione dei contenuti.
Per rendere produttiva la fruizione di corsi online è diventato anche irrinunciabile conoscere e saper applicare i metodi dell’e-learning design e trovare strategie efficaci per utilizzare le metodologie didattiche in modo accattivante e stimolante.
A questo proposito può essere utile la ricerca di Massimiliano Fiorelli (e-Learning Design [1]) che, tenendo conto dei moderni concetti delle teorie dell’apprendimento, propone un’efficace metodologia per strutturare un corso in e-learning.
In questo articolo quindi vengono esplorate velocemente le ultime scoperte delle neuroscienze in fatto di apprendimento, si vedono alcuni modelli per la realizzazione di corsi online e, come esercizio di applicazione, vengono descritte le fasi operative della progettazione e della realizzazione in Moodle di un corso sull’Intelligenza artificiale, che è stato effettivamente erogato ad una classe quinta del liceo scientifico delle scienze applicate.
Il corso descritto nell’ultima parte dell’articolo: “Reti neurali e identificazione dei pattern per quanto riguarda le immagini” è stato progettato anche con riguardo a quanto previsto dal DigCompEdu, il framework elaborato dalla commissione europea, e comprende anche alcune attività che mirano ad evidenziare e potenziale le soft skills, soprattutto per quanto concerne la comunicazione, il lavoro di squadra, la leadership, la gestione del tempo e dello stress e l’auto-motivazione.

Lo stesso articolo pubblicato nella rivista Bricks

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attività workshop di Moodle a ITADINFO

ottobre 2023

Ottimizzare l’apprendimento collaborativo con il workshop di Moodle

Nell’insegnamento dell’informatica è quasi automatico l’utilizzo di un LMS come Moodle. Con Moodle gli studenti possono avere una traccia delle lezioni svolte fino a quel momento e l’insegnante ha a disposizione una serie di attività con le quali arricchire la propria offerta formativa.
Una delle attività di Moodle, il Workshop, offre un ambiente organizzato e automatico per la gestione del processo di apprendimento e valutazione fra pari, semplificando le operazioni di creazione e utilizzo di una griglia di valutazione, di assegnazione ai “pari” dell’esercizio da valutare, di calcolo della valutazione quantitativa.

Atti del convegno
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Moodle Net Central a Didamatica

Novembre 2022

Didattica ibrida dell’Informatica in un Liceo Scientifico delle Scienze Applicate: condivisione dei corsi con MoodleNet Central

L’insegnamento dell’informatica deve avvalersi di tecniche che guidino gli studenti nell’acquisizione di capacità di astrazione e pensiero algoritmico. Le moderne teorie sull’apprendimento dimostrano che un approccio costruttivista può essere la scelta migliore. D’altra parte, la pandemia ha introdotto prepotentemente l’esigenza di trasformare i consueti metodi di insegnamento, piegandoli alle necessità dell’istruzione a distanza, evidenziando l’importanza di acquisire metodologie innovative, sia per l’insegnamento che per la valutazione. Questa evoluzione è stata particolarmente difficile per le discipline che necessitano di un approccio pratico di laboratorio, come l’Informatica. L’utilizzo della piattaforma Moodle, che è sempre stato ottimo nell’affiancare l’attività di insegnamento in presenza, si è rivelato indispensabile in tempo di pandemia, ma è risultato carente per quanto riguarda la simulazione delle attività che si svolgono in laboratorio. D’altra parte si può arricchire la piattaforma con un plugin, CodeRunner, che trasforma l’ambiente di apprendimento a distanza in una sorta di laboratorio virtuale, le cui funzionalità si stanno rivelando molto interessanti anche in presenza.

Pag 280 degli atti:

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Peer Assesment al MoodleMoot di Urbino

Settembre 2022

VALUTAZIONE FRA PARI NEL CODING. L’ATTIVITA’ WORKSHOP DELLA PIATTAFORMA MOODLE

Nel processo di insegnamento è importante suddividere in modo comprensibile l’argomento complessivo che ci si propone di trattare in tanti sotto-obiettivi di apprendimento chiari e raggiungibili.
Ciascun sotto-obiettivo deve essere compreso dagli studenti, anche per quanto riguarda i descrittori dei risultati attesi, che gli devono essere comunicati prima di cominciare il sotto-argomento, alla conclusione del quale dovrà essere programmato un intervento valutativo, che chiuda la fase e consolidi i risultati raggiunti.
Il momento della valutazione è molto importante, soprattutto se consente allo studente di ricevere feed-back personalizzati e immediati al lavoro che ha consegnato e se gli da la possibilità di capire cosa non ha compreso dell’argomento appena concluso.
Per rendere questa fase ancora più significativa l’insegnante può organizzare un processo di peer-assessment, che da una parte obbliga lo studente a considerare in maniera critica soluzioni diverse dalla propria, dall’altra gli permette di ottenere commenti dei propri pari immediatamente dopo la consegna del proprio esercizio.
Imparare a valutare in peer-assessment induce gli studenti ad attivare abilità cognitive di alto livello come quelle di analisi, comparazione, riflessione, metacognizione.
L’attività Workshop di Moodle offre un ambiente organizzato e automatico per la gestione del processo di valutazione fra pari, semplificando le operazioni di creazione e utilizzo di una griglia di valutazione, di assegnazione ai “pari” dell’esercizio da valutare, di calcolo della valutazione quantitativa.

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CodeRunner al MoodleMoot di Torino

(Dicembre 2021)

IL LABORATORIO VIRTUALE DI CODING, PER UNA DIDATTICA DEI LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE EFFICACE ANCHE A DISTANZA

L’insegnamento dell’informatica deve avvalersi di tecniche che guidino gli studenti nell’acquisizione di capacità di astrazione e pensiero algoritmico. Le moderne teorie sull’apprendimento dimostrano che un approccio costruttivista può essere la scelta migliore. D’altra parte, la pandemia ha introdotto prepotentemente l’esigenza di trasformare i consueti metodi di insegnamento, piegandoli alle necessità dell’istruzione a distanza, evidenziando l’importanza di acquisire metodologie innovative, sia per l’insegnamento che per la valutazione. Questa evoluzione è stata particolarmente difficile per le discipline che necessitano di un approccio pratico di laboratorio, come l’Informatica. L’utilizzo della piattaforma Moodle, che è sempre stato ottimo nell’affiancare l’attività di insegnamento in presenza, si è rivelato indispensabile in tempo di pandemia, ma è risultato carente per quanto riguarda la simulazione delle attività che si svolgono in laboratorio. D’altra parte si può arricchire la piattaforma con un plugin, CodeRunner, che trasforma l’ambiente di apprendimento a distanza in una sorta di laboratorio virtuale, le cui funzionalità si stanno rivelando molto interessanti anche in presenza.

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Digital Curation nella didattica

http://www.irrodl.org/index.php/irrodl/article/view/2566/3887

Il mondo digitale è ormai un’enorme serbatoio di informazioni, dove ciascuno di noi riversa e condivide i propri contenuti.

Tali contenuti possono diventare obsoleti o avere una versione aggiornata che però non è collegata alla versione originale.

Oltre ai contenuti di cui siamo autori, ciascuno di noi utilizza contenuti digitali di altri autori, creando delle “collezioni” di link a pagine web, a documenti pdf, a video … le informazioni e i materiali che utilizziamo per l’insegnamento non sono più solo analogici ma ormai sono social, condivisi, digitali.

Le collezioni realizzate in questo modo possono essere anche molto sofisticate, i contenuti digitali vengono selezionati, filtrati e organizzati in spazi altamente personalizzati.

Perché queste raccolte digitali possano essere consistenti, gli insegnanti, come gli studenti, dovrebbero essere formati a considerare criticamente i contenuti provenienti dal web.

La tecnologia induce un senso di “connettività”, contrapposto al concetto di isolamento, connettività tra individui, ma anche tra contenuti e sistemi.

Ciascuno di noi può accedere facilmente alla possibilità di realizzare e condividere il proprio contributo, non solo testuale, ma anche video e multimediale, e questo produce una incredibile abbondanza e una complessità di contenuti digitali.

Questa abbondanza di contenuti condivisi è senz’altro positiva, ma non è sempre fruibile perché è difficile censirla, ciascun contenuto dovrebbe essere opportunamente classificato, in modo da poterlo riferire ai corretti ambiti cui appartiene.

Il termine inglese che descrive questa classificazione è “metaliteracy”.

Nel 21esimo secolo è necessaria una nuova abilità per poter dire di essere “alfabetizzato”, l’abilità di trovare la chiave di lettura e quindi comprendere testi multimediali e formati digitali, controllando questi contenuti in modo consapevole, in un processo che coinvolge dinamiche social e aspetti collaborativi della tecnologia digitale.

In un nuovo ambiente mediatico, chi cerca informazioni deve saper circoscrivere l’ambito della richiesta, così come il suo formato e la disponibilità. Se si richiedono informazioni non stampabili (audio, video o immagini), dovrebbero essere consapevoli dei diversi metodi che ne ottimizzano la ricerca, l’utilizzo e la condivisione.

A questo proposito è utilissimo saper scegliere le fonti attendibili e saper valutare i feedback o i rating, procedendo criticamente nei meandri dei contenuti presenti nella rete.

Oltre a raccogliere i contenuti che meglio rispondono alle proprie esigenze, bisogna anche saper produrre i propri contenuti originali.

Sia che si collezioni contenuti di altri, sia che si creino i propri, è importante capire i vari livelli di privacy e rispetto delle licenze di utilizzo, per rispettare le regole della proprietà intellettuale.

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